Il servizio può essere attivato presentando tutta la documentazione prevista, consultabile in formato PDF.
Domanda di autorizzazione allo scarico di acque reflue, domestiche o ad esse assimilate che recapitano al di fuori della pubblica fognatura nera
Copia del documento d'identità
Relazione tecnica, a firma di professionista abilitato
Planimetrie di zona in scala 1:10.000 (corografia) e in scala 1:2000 al fine di individuare l’esatta ubicazione del fabbricato sul territorio, l’area di proprietà e/o resede del fabbricato
Elaborato grafico in scala 1:200 titolato “Sistema smaltimento liquami”
Asseveramento a firma di tecnico abilitato sulla corrispondenza, tra il sistema di trattamento reflui autorizzato, dal punto di vista edilizio, con il sistema realizzato
Attestazione di tecnico abilitato sulla non presenza nel fabbricato di scarichi del tipo “industriale”
Relazione geologica per lo smaltimento nel suolo con definizione del rispetto dei vincoli previsti dalla D.I. del 04.02.77 e del dimensionamento dei sistemi di smaltimento
Il servizio prevede anche il pagamento di una marca da bollo da 16,00 € successivamente alla presentazione della pratica per il rilascio dell'autorizzazione.
Potrebbero essere previste anche spese di istruttoria dovute all'ARPAT, da quantificare in base al tariffario previsto.
Cosa serve
Per accedere al servizio, assicurati di avere:
SPID (sistema pubblico di identità digitale), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS)
tutta la documentazione prevista per la presentazione della pratica.
Cosa si ottiene
Quando il procedimento amministrativo si conclude positivamente si ottiene un'autorizzazione.